Scuola di Alpinismo "Nino della Bosca"

Club Alpino Italiano - Sezione di Malnate

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Scuola di Alpinismo "Nino della Bosca" - C.A.I. -Sezione di Malnate - Relazioni Vie in Roccia - Lombardia

Medale - Lecco - Via Cassin (V obbl)

LOCALITA’ DI PARTENZA Laorca, LC.
QUOTA ATTACCO 750 m
QUOTA ARRIVO 1029 m
ESPOSIZIONE S-E
TIPO DI ROCCIA Calcare
PERIODO CONSIGLIATO evitare l’estate e i periodi troppo caldi. Attenzione in primavera alla fioritura di una pianta urticante che provoca delle dolorose ustioni (non compaiono subito, ma dopo qualche ora)
RIFUGIO D’APPOGGIO -
PRIMI SALITORI Riccardo Cassin, Mario dell'Oro (detto Boga), 12.08.1931.
DIFFICOLTA’ IV, qualche passo di V e V+  resa difficile dalla roccia estremamente unta.
SVILUPPO DIFFICOLTA’ 400m
TEMPO DI SALITA 20min l'avvicinamento; 4h la via
TEMPO DISCESA  
ATTREZZATURA e CHIODATURA 10 rinvii; 2 mezze corde da 60; utili nut e friends.

 

VALUTAZIONE ITINERARIO bella via, classica, su calcare
ACCESSO e AVVICINAMENTO lasciata la macchina nei pressi dell'oratorio di Laorca (frazione di Lecco), si seguono le indicazioni per la Ferrata del Medale, e così in breve si raggiunge il bosco, attraversato il quale si giunge alla base della parete del Medale. Dal sentiero principale, dopo un breve tratto in discesa e un ghiaione, si dirama un sentiero sulla destra, segnalato da due ometti di pietra; a breve si trova la scritta “Cassin” in blu su delle rocce a destra. Da qui, su facili roccette, si procede fino ad arrivare a un fittone resinato che segna l’inizio della via (20’ circa). 
RELAZIONE ITINERARIO L1: molto semplice, si sale leggermente a destra e dopo alcuni metri dritti si prosegue verso sinistra,  dove si trova la sosta (III). 2 fittoni, clessidra

L2: dalla sosta salire sfruttando la fessura (un po' unta), oppure per la placca alla sua sinistra, per qualche metro; poi superare la successiva rampa erbosa con dei blocchi tendendo verso sinistra, fino a raggiungere la sosta alla base del diedro (IV-III). 2 fittoni

L3: salire il diedro estremamente unto nel tratto iniziale, ma che presenta buoni appigli e appoggi. Al suo termine spostarsi leggermente a sinistra in direzione della sosta tra gli alberi. Il tratto del diedro risulta comunque ben chiodato (V). 4 fittoni, 1 chiodo, 2 chiodi uniti con catena.

L4: dalla sosta ci si porta in direzione del primo fittone resinato. Si prosegue poi leggermente verso destra ed infine un poco a sinistra sino alla sosta.  (V-, III). 4 fittoni, 2 chiodi uniti con catena. L5: tiro abbastanza continuo. Si inizia spostandosi leggermente a sinistra per poi percorrere un diedro, unto e abbastanza faticoso, che conduce alla sosta. V-, IV+.  6 fittoni, 2 chiodi.

L6: "tiro della radice" in quanto gli apritori superarono facilmente il tratto iniziale per via di una grossa radice (che da 20 anni non c'è più...) - ci si porta leggermente a sinistra, per poi portarsi nettamente  a destra dove si vede un fittone resinato. Qui la roccia è verticale e ancora molto unta. Il passaggio è molto delicato: ci si deve spostare verso l’alto e poi traversare a destra, cercando delle prese oltre lo spigolo. Una volta qui, si prosegue in un piccolo diedro verticale sino alla sosta (V+, IV+).(Bivacco Cassin) 4 fittoni, 1 chiodo.

L7: un tiro discontinuo e a tratti nell’erba. Salire il diedro alla sinistra della sosta per qualche metro, poi traversare a sinistra (nut incastrato in una fessura), salire ancora e poi spostarsi verso destra; risalire un altro diedrino con pianta in uscita e sosta sulla sinistra (molti sassi instabili e tanta vegetazione). (IV, III). 3/4 fittoni.

L8: salire per rocce facili fin sotto a degli strapiombi, attenzione all'uscita prima della sosta a sassi e zolle instabili; sosta a destra di una placca lucida (III). 3 fittoni.

L9: questo è il tiro del traverso, molto unto ma ben protetto. Traversare a sinistra utilizzando buoni appigli e appoggi, ma resi lisi dal continuo passaggio; quasi alla fine della placca ci sono due grossi buchi per le mani (possibilità di proteggersi con nut), che permettono di uscire dal traverso per immettersi in un diedrino verticale, oltrepassato il quale, verso destra, si arriva ad una comoda sosta.( V/A0, IV+).4 fittoni.

L10: dalla sosta salire a sinistra inizialmente e poi in verticale per rocce lavorate III+, parte finale bella su buchi. 2 fittoni, 1 chiodo. L11: si prosegue tra facili roccette ed erba, fino ad incontrare una traccia di sentiero che conduce verso destra alla forcella, dove si trova la sosta (IV, III, II). E' possibile fare una sosta intermedia, prima di trovare la traccia di sentiero.
DISCESA Dalla forcella seguire la traccia (inizialmente verso sinistra) che in breve raggiunge il sentiero di discesa proveniente dalla vetta del Medale. Il sentiero è ripido e perde quota velocemente, a tratti è attrezzato con catene. Fare attenzione nel periodo invernale, perché anche nelle belle giornate calde è possibile trovare tratti ghiacciati.

 

NOTE Itinerario storico, bella via classica, anche se molto unta in alcuni tratti e un po’ troppo invasa dalla vegetazione. Fu aperta da R. Cassin e M. Dell'Oro “Boga” nel 1931 con un bivacco, durante il quale gli amici del luogo invitarono alla base della parete la banda musicale, per rallegrare la serata ai due alpinisti. Sino alla fine degli anni '70 era considerata come il “salto di qualità” per chi iniziava ad arrampicare.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI  
DATA RELAZIONE 09.10.2011
RELAZIONE Emanuele Maritan, Marco Boghi, Maurizio Strambini, Francesco Gastaldi, Stefano Grizzetti, Francesca Castelli.

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