Scuola di Alpinismo "Nino della Bosca" - C.A.I. -Sezione di Malnate - Relazioni Vie in Ghiaccio/Miste

Galenstock - Cresta sud-est (D-)

LOCALITA’ DI PARTENZA Loc. Bielenstafel (Svizzera, Canton URI)
QUOTA ATTACCO 2.280 m slm
QUOTA ARRIVO 3.582 m slm
ESPOSIZIONE Sud, Sud-est
TIPO DI ROCCIA Granito, quasi sempre ottima
PERIODO CONSIGLIATO Tarda primavera, estate
RIFUGIO D’APPOGGIO Sidelen Hutte 2708 m
PRIMI SALITORI -
DIFFICOLTA’ AD su neve; max V- su roccia
SVILUPPO DIFFICOLTA’ 700 m
TEMPO DI SALITA 7-8 ore
TEMPO DISCESA 3-4 ore
ATTREZZATURA e CHIODATURA 2 corde da 60 m (utili per le calate), 8 rinvii, cordini, eventualmente friend fino al 2 BD e qualche nut, ramponi, picozza.

 

VALUTAZIONE ITINERARIO Molto bella e varia, una via alpinistica completa, ove è necessario saper affrontare tutti i terreni con una certa sicurezza.
ACCESSO e AVVICINAMENTO Dall’Italia raggiungere il passo del San Gottardo, da qui proseguire fino a Realp, da dove inizia nuovamente la salita verso il Furkapass. Si prosegue in quella direzione per qualche km, fino a raggiungere un evidente spiazzo, lungo la strada, dove è possibile lasciare le auto. È presente una fermata dell’autobus e un torrente sulla destra, oltre a un pannello informativo.

In alternativa, proseguire fino al Furka Pass, da dove parte l’itinerario con un dislivello complessivo inferiore. È possibile, altrimenti, partire da Tiefenbach e da lì salire alla Albert Heim Hutte, raggiungendo la cresta rocciosa del Galenstock dalla valle parallela.
RELAZIONE ITINERARIO Dal parcheggio, salire per l’evidente sentierino che si snoda direttamente dalla strada. Dopo un primo breve tratto in salita, si attraversa un pianoro, dove spesso sono presenti tende, poi ancora una buona pendenza fino alla Sidelen Hutte (40 min – 1 ora).
Tenendo la capanna sulla sinistra, procedere seguendo gli ometti, in direzione del ghiacciaio che si trova alla base dell’imponente Gross Bielehorn, fino a raggiungere il primo canale di neve che risale fino al filo della cresta del Galenstock. Nel caso di visibilità scarsa – come capitato a noi – suggeriamo, giunti al ghiacciaio, di risalirlo, portandosi verso la base del Gross Bielenhorn e da lì procedere fino ad incontrare il primo canale (1 ora).
Da qui, due sono le possibilità.
La prima: in caso di buone condizioni della neve, risalire il primo canale, con pendenze che partono dai 40°, fino al tratto terminale sui 55-60°.
La seconda, molto più utilizzata: avanzare lungo il ghiacciaio per altri 1-200 metri, fino ad incappare alla base del secondo canale nevoso, che si risale per circa 50 metri, per poi proseguire lungo l’evidente ferrata (sulla destra del canale), fino a raggiungere il colle (1 ora).
Sormontato il colle, incamminarsi su ampia cresta nevosa (attenzione alle cornici), fino alla base della cresta di roccia, dove inizia l’arrampicata vera e propria.
La via si può affrontare con gli scarponi, è ben chiodata e integrabile. Inizia lungo il primo gendarme, che si supera con un paio di tiri, con difficoltà comprese tra il III e il IV-.
Discesi dal primo gendarme, inizia il secondo torrione che presenta le difficoltà maggiori. Al termine del primo tiro molto divertente di IV+, fino a placchetta con due spit da collegare, parte il tiro chiave, molto ben chiodato (passo di V); infine l’ultimo termina con la discesa nell’intaglio tra il secondo gendarme e l’ultima parte di cresta (IV+, V-).
Da qui in poi è possibile procedere in conserva, salendo per un altro centinaio di metri, per rocce rotte e risalti, fino a raggiungere la cresta nevosa (passaggi di III) (3-4 ore).
Gli ultimi sforzi, lungo la cresta nevosa, ci portano all’agognata vetta (30 minuti).
DISCESA Ripercorrere la traccia lungo la cresta nevosa, fino a che il pendio diventa meno ripido, in prossimità delle rocce, da qui virare a destra e scendere verso ovest, oltre le cornici fino a dove, sulle rocce, si incontra un grande ometto di pietre, e la scritta “50 metri” con una freccia che indica la partenza delle doppie.
Dal primo anello di calata, doppia da 60 metri fino a due piattaforme di acciaio infisse nella roccia (vedere per credere).
Altra doppia da 60 metri fino ad altre piattaforme.
Ultima doppia da 60 m fino al ghiacciaio.
Ci sono altri anelli di calata intermedi.
Terminate le calate, tenendo la destra del ghiacciaio proseguire fino a raggiungere la Sidelen Hutte e poi la macchina. 

 

NOTE Itinerario di grande soddisfazione, vario e completo, molto impegnativo fisicamente, che non annoia mai e che permette di godere un panorama mozzafiato. Oppure, come nel nostro caso, con vento e nubi, induce quasi a fantasticare di essere in Patagonia.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI  
DATA RELAZIONE 15.07.2017 – Eugenia, Mario, Antonio, Giacomo
RELAZIONE Giacomo M.

 La traccia

La ferrata per raggiungere la cresta

 Sulla cresta rocciosa

 

 La vetta