Scuola di Alpinismo "Nino della Bosca" - C.A.I. -Sezione di Malnate - Relazioni Vie in Roccia - Valle d'Aosta

FR - Monte Bianco - Petites Jorasses - via Contamine (TD, VI)

 

LOCALITA’ DI PARTENZA Chamonix
QUOTA ATTACCO 2850
QUOTA ARRIVO 3649
ESPOSIZIONE O
TIPO DI ROCCIA Granito
PERIODO CONSIGLIATO Da luglio a settembre
RIFUGIO D’APPOGGIO Rifugio Lechaux
PRIMI SALITORI Marcel Bron, André Contamine, Pierre Labrunie, 20-21 August 1955
DIFFICOLTA’ TD, VI
SVILUPPO DIFFICOLTA’ 800
TEMPO DI SALITA 10h
TEMPO DISCESA 2h30
ATTREZZATURA e CHIODATURA Friend fino al n.3, serie di nut, cordini (un paio lunghi), due mezze corde da 60mt, ramponi e picozza (per giungere all’attacco) 

 

VALUTAZIONE ITINERARIO Grande parate e grande itinerario, arrampicata esposta ma non nella prima parte che risale un diedro di circa 200mt atletico, poi per una fessura camino faticosa se si rimane all’interno (ma più facile da proteggere), di seguito un traverso a sinistra di circa 60mt e si rimonta sulla verticale della via a destra.
ACCESSO e AVVICINAMENTO Si attraversa il tunnel del Monte Bianco per raggiungere Chamonix. Parcheggiata l’auto vicino alla stazione del trenino di Montenvers, si utilizza la cremagliera per raggiungere la stazione  superiore da dove parte l’accesso per il rifugio di Lechaux(2431mt). Per il rifugio Lechaux: da Montenvers scendere sul ghiacciaio della Mer de glace tramite un percorso attrezzato con scalette e cavi d’acciaio. Risalirlo fino a che questo non si incrocia con il ghiacciaio di Lechaux. Scavalcare le morene glaciali verso sinistra ed entrare nel bacino chiuso dalla parete Nord delle Grandes Jorasses fino a raggiungere il rifugio arroccato sulla sinistra. Circa 2h 30m dalla stazione di Montenvers. Dal rifugio Lechaux, continuare a risalire il ghiacciaio di Lechaux fino alla base del Petit Jorasses facendo attenzione  ad insidiosi crepaci a campana su ripida salita. L’attacco della via a quota 2850 circa, a sinistra della verticale del gigantesco diedro soffittato della parete ovest.
RELAZIONE ITINERARIO 1 tiro: giunti all'attacco si sale qualche metro per poi obliquare a sinistra su placca delicata 4+

2 tiro: si sale un bel diedro verticale 5+

3 tiro: si prosegue per il diedro veticale con un facile strapiombo 5°

4 tiro: fine del diedro verticale e traversata a destra 4°

5 tiro: ancora traverso a destra con superamento di uno strapiombo esposto

6 tiro: per roccette e fessure di prosegue verso sinistra 3/4

7-8-9 tiro: si riparte per facili rocce fino a raggiungere un difficile diedro camino 5+

10 tiro: ancora per diedro-camino che, se fatto dall'interno, facilmente proteggibile ma molto faticoso; fatto dall'esterno difficilmente proteggibile. 5+

11 tiro: si obliqua leggermente a sinistra fino a superare un aereo strapiompo ben protetto 5+

Dopo aver superato il diedro camino centrale ed essere usciti dallo strapiombino continuare in diagonale verso sinistra incrociando la via Anuk,( da qui ci si può calare sino alla base della parete, sosta con moschettone )quindi proseguire senza scendere al terrazzo posto prima della rampa con 10mt di traversino delicato V tra due soste. Dalla sosta (posta sulla verticale del terrazzo) continuare per placche e fessurine in leggera ascesa verso sx.,  dalla sosta successiva  calarsi sulla rampa e raggiungere il terrazzo del nevaio centrale dove procedendo a destra inizia la traversata di 60 metri che porta sotto i 4 tiri finali

12-13-14-15-16-17-18 tiro: di nuovo leggermente a sinistra poi vericalmente per roccette, lame, piccoli strapiombi e placche fino a giungere al traverso verso destra che fa guadagnare con altri 3 tiri (4/5° che ti riportano sulla verticale della via) la cima.
DISCESA In doppia per la via Anouk (calcolare circa 2,30 ore per la discesa in doppia)

 

NOTE La via è poco chiodata ma ben proteggibile, i chiodi di sosta sono sufficienti ma molte soste sono da integrare perché hanno un solo chiodo oppure non sono in ottimo stato. Discesa ben attrezzata, stare attenti alle piccole lame poste sulle placche dove la corda può incastrarsi facilmente, poi raggiunta la base fare attenzione a sinistra scendendo sul nevaio in quanto in presenza di placche di neve appoggiate sulle rocce laterali sono possibili scariche di grossi blocchi di ghiaccio e neve dopo giornate calde (come nel nostro caso).
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI -
DATA RELAZIONE 3 settembre 2011
RELAZIONE Marco F.