LOCALITA’ DI PARTENZA | Barzio (Lc) |
QUOTA ATTACCO | 1900 m |
QUOTA ARRIVO | |
ESPOSIZIONE | N |
TIPO DI ROCCIA | Calcare, è generalmente buono; prestate attenzione sulla cengia mediana e quando superate i gradoni perché sono presenti molti sassi |
PERIODO CONSIGLIATO | il periodo consigliato è l’estate, la roccia può essere molto fredda se la temperatura non è alta. |
RIFUGIO D’APPOGGIO | |
PRIMI SALITORI | |
DIFFICOLTA’ | IV (IV+ le varianti della cresta) |
SVILUPPO DIFFICOLTA’ | 130m circa + 70m per le varianti della cresta |
TEMPO DI SALITA | |
TEMPO DISCESA | |
ATTREZZATURA e CHIODATURA | via completamente richiodata con fittoni, soste attrezzate con catena, o resinati da collegare. Non sono necessari nuts e friends (o almeno noi non li abbiamo usati), sufficienti 10 rinvii. |
VALUTAZIONE ITINERARIO | molto bello, su roccia buona e ambiente alpino |
ACCESSO e AVVICINAMENTO | Da Lecco seguire le indicazioni per Valsassina - Barzio. Raggiungere l’impianto di risalita seguendo le indicazioni stradali. Il parcheggio della cabinovia costa 3 €, il biglietto di risalita (10 € andata e ritorno) evita due ore di salita a piedi. Scesi dalla cabinovia, seguire le indicazioni per il rifugio Lecco, poi entrare nel Vallone dei Camosci, tenendo la destra della valle. Avanzare alle pendici della parete. La via sale sul secondo torrione della cresta Ongania, in corrispondenza di un’evidente fessura - nome scritto alla base (comodo ma che rovina il gusto della scoperta…) – resinato . 30’ circa. |
RELAZIONE ITINERARIO | I tiro: seguire la fessura, uscire a destra su gradini erbosi, poi proseguire dritti fino alla sosta. 40 m IV II tiro: si prosegue in obliquo, salendo su facili gradoni, si esce su cengia erbosa (30 m, III). III tiro: qualche metro su tratto erboso, poi seguire l’evidente fessura a destra di una nicchia fino alla sosta alla base di un camino (30 m IV). IV tiro: salire il camino fino a sbucare sulla cresta – sosta attrezzata (30 m III+) Fare molta attenzione in uscita dal camino alla presenza di roccette mobili Da qui si può scendere seguendo a ritroso il primo tratto della cresta Ongania, oppure si prosegue lungo la cresta stessa (III) fino alla cima, dove c’è la statua di una Madonna. E’ possibile salire seguendo anche delle varianti (belle) di difficoltà maggiori rispetto al resto della via, che si trovano sulla sinistra rispetto al senso di marcia. Attaccare alla base di un muretto. V tiro: placca tecnica (10 m, IV+) VI tiro: proseguire per una trentina di metri (II e III) fino alla base del successivo muretto. VII tiro: placca tecnica e atletica, arrivati a una cengia si può proseguire sulla sinistra, o verso destra lungo una fessura (meglio) (30 m V). |
DISCESA | dalla cima dove c’è la statua della Madonnina, seguire il sentiero di cresta fino ad una bocchetta e scendere il primo canalone pietroso che si incontra (Canalone della Madonna) sulla sinistra (Nord), fino a raggiungere il Vallone dei Camosci. Da qui seguire il sentiero fino a tornare al rifugio Lecco |
NOTE | Attenzione alla temperatura, noi abbiamo sofferto il freddo alle mani per la roccia ancora gelida dalla notte precedente. |
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI | |
DATA RELAZIONE | giugno 2011 di Francesca, Stefano, Giacomo, Alberto |
RELAZIONE |
via dei Bergamaschi
1° tiro
V° tiro
VI° tiro