LOCALITA’ DI PARTENZA | Pian dei Resinelli 1278 m (LC) |
QUOTA ATTACCO | 1700 m |
QUOTA ARRIVO | 1900 m |
ESPOSIZIONE | S-O |
TIPO DI ROCCIA | Calcare, particolare attenzione sulle cenge per la presenza di sassi instabili. Valutare bene gli appigli soprattutto negli ultimi tiri. |
PERIODO CONSIGLIATO | - |
RIFUGIO D’APPOGGIO | - |
PRIMI SALITORI | Riccardo Cassin e Riccardo Redaelli, ottobre 1931 |
DIFFICOLTA’ | V |
SVILUPPO DIFFICOLTA’ | 150 m |
TEMPO DI SALITA | 2h45 |
TEMPO DISCESA | 1h45 |
ATTREZZATURA e CHIODATURA | Fittoni resinati e chiodi tradizionali, distanziata e non sempre facilmente integrabile. Utile qualche friends medio, per una protezione ottimale. Soste attrezzate, solo una non ha anello di calata. |
VALUTAZIONE ITINERARIO | Via molto bella di stampo prettamente alpinistico e da non sottovalutare anche se i gradi non sono elevati. Per chi dimentica la corda in macchina tenere presente il seguente motto: “chi non ha testa abbia gambe”. Nelle giornate calde portarsi molta acqua, perché in loco non se ne trova. |
ACCESSO e AVVICINAMENTO | Arrivati ai Pian dei Resinelli, proseguire in macchina per il primo tratto del sentiero con indicazioni Rifugio Porta, fino ad un piccolo parcheggio da dove parte il sentiero “Direttissima”. Proseguire lungo il sentiero tenendo la sinistra e in direzione sud ovest. Il sentiero presenta tratti attrezzati con catene e scale, da non sottovalutare. Seguire sempre le indicazioni rifugio Rosalba immettendosi sul sentiero Giorgio. Lungo il sentiero si giunge in prossimità di un cartello che indica il Torrione Palma. Risalire, quindi, il canale con passaggi di III fino a trovarsi su di una zona erbosa da dove attacca la via (scritta in blu “Cassin”). 1h e 45. |
RELAZIONE ITINERARIO | I tiro: salire su di un placca iniziale e proseguire attraverso un diedro accennato sulla destra, oltre il quale c’è una comoda sosta. 40 m, IV- II tiro: Dalla sosta risalire diritti su placca non facile (variante Corti, V+) o in alternativa dal canalino di destra e, poi, con piccolo traverso assicurarsi al primo fittone. Proseguire poi su parete un poco strapiombante esposta. Superati i primi 15 m di V+ le difficoltà diminuiscono, fino a sosta su terrazzino. 35 m, V. III tiro: Si riparte spostandosi a sinistra e poi seguendo una linea verticale con buoni appigli e senza difficoltà eccessive si raggiunge la sosta con catena alla propria destra. 30 m, IV. IV tiro: Cominciare a sinistra della sosta, per muro non facile ma ben appigliato in direzione di una fessura, vinta la quale, le difficoltà diminuisco e si giunge in sosta, dove cresce un pino mugo. 30 m, V-. V tiro: A sinistra risalire un muretto abbastanza fisico, poi obliquare a sinistra per rocce più facili fino alla sosta non comodissima su uno spuntone. 20 m, IV VI tiro: Partenza poco a destra della sosta e un po’ più in basso, cercare chiodo con anello. Affrontare il muro iniziale molto verticale (V) poi spostarsi a sinistra e risalire per rocce non banali. 30 m, V-. VII tiro: spostarsi a sinistra affrontare un piccola fessura e poi proseguire per facili roccette fino alla cima, con grande presenza di rocce instabili. 20 m, IV-. |
DISCESA | Dalla cima in direzione nord-ovest c’è un anello di calata che consente di calarsi in doppia per circa 35 m si giunge su una zona sassosa. Scendere a sinistra per rocce non facili, fino ad incontrare il sentiero che aggira il Torrione Palma, fino ad incontrare il sentiero Giorgio che ci riporta al punto dove si è lasciato il sentiero per attaccare la parete. Sentiero lungo con molti sali scendi, sempre al sole. 1h 45. |
NOTE | |
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI | - |
DATA RELAZIONE | 13/09/2011; Marco, Andrea, Arnaldo, Antonio, Peter |
RELAZIONE | Antonio |