LOCALITA’ DI PARTENZA | Furkapass |
QUOTA ATTACCO | 2700 m |
QUOTA ARRIVO | 2940 m |
ESPOSIZIONE | S |
TIPO DI ROCCIA | Granito |
PERIODO CONSIGLIATO | Estate |
RIFUGIO D’APPOGGIO | - |
PRIMI SALITORI | Perrenoud e Mottet, 1957. |
DIFFICOLTA’ | 6a (5c obbl). |
SVILUPPO DIFFICOLTA’ | 340 m |
TEMPO DI SALITA | 1h l'avvicinamento; 5 ore la via |
TEMPO DISCESA | 1h30 |
ATTREZZATURA e CHIODATURA | Chiodatura: buona a spit e qualche chiodo, facilmente integrabile. Soste con anelli di calata. Attrezzatura: solito da arrampicata, dieci rinvii, 2 mezze da 60m, cordini, nuts e friends medi e piccoli. |
VALUTAZIONE ITINERARIO | Ascensione in bellissimo ambiente, su ottima roccia e con due tiri magnifici (L6 e L7), sempre in stile plasir sul duro. La salità è molto simile alla Evalin al Gross Furkahorn ma con impegno globale inferiore. |
ACCESSO e AVVICINAMENTO | prima del Furkapass c'è un ponte con due spiazzi - a sinistra e a destra - con, sulla destra, un cartello riportante un'immagine della capanna Sidelen Hutte; da lì parte il sentiero, segnato in bianco e rosso. Percorsa la prima rampa si accede ad una piccola piana, prendere il sentiero di destra che porta in breve all'attacco della prima parete che si staglia all'orizzonte, come nella fotografia qui sotto (1h). L'attacco è in prossimità di un diedro-camino a metà parete, con un simbolo arancione posto ad un paio di metri d'altezza sulla destra. |
RELAZIONE ITINERARIO | I tiro: risalire il diedro-camino fino a portarsi in cima ad un terrazzo dove c'è la sosta; qualche passaggio su erba o terriccio. 30m, IV. II tiro: continuare sempre sul percorso più facile dentro in un camino e poi sbucare a destra; qualche passaggio su erba o terriccio. 25m, IV. III tiro: sempre su percorso facile, seguire la linea ideale della spaccatura diagonale della parete fino in sosta. 25m, IV. IV tiro: risalire il diedro-camino ben ammanigliato ma strapiombante con bella arrampicata, poi uscire a destra su comoda sosta. 25m, V. V tiro: poco oltre la sosta, su parete articolata, si incontra uno stretto camino: vincerlo sbucando sullo spigolo a sinistra e poi ritornare sulla destra saltando fuori su di un terrazzo. 20, V+. VI tiro: bellissima lunghezza, continua ed elegante. Dalla sosta salire dritti sotto lo strapiombo che si traversa a sinistra aiutandosi con la fessura che solca alla sua base lo strapiombo (consiglio: non rinviare nei due spit ma nei due chiodi, all'inizio e alla fine del traverso allungando con cordino, questo faciliterà il secondo nella salita). Passato questo traverso proseguire ancora a sinistra e poi salire lungo belle fessure fin sotto ad un diedro aggettante (fix) che non va salito ma aggirato sulla destra per poi uscire in sosta vincendo un difficile pulpito. 35m, VI+. VII tiro: salire dritti per la placca tecnica sopra la sosta (3 fix) e poi traversare decisamente a destra fino alla base del grande diedro che si risale con arrampicata faticosa ma appagante fino in sosta. 30m, VI. VIII tiro: dalla sosta si sale dritti - camino, lame staccate - con arrampicata classica e poi più facile fino ad una sosta su chiodo a pressione arrugginito. 45m, IV e III. Da qui fino in vetta ci sono due lunghezze di III per un totale di 100 metri su percorso non obbligato. Noi siamo sbucati proprio sotto la vetta attraverso un camino pronunciato con un masso incastrato con arrampicata piacevole. |
DISCESA | In doppia lungo la via se ci si ferma all'VIII tiro o dalla via normale se si raggiunge la cima. Prevedere dalla cima 1h30 per la discesa. |
NOTE | Percorrere la via con lo zaino potrà renderla più faticosa ma in fondo siglare l'effimero libro di vetta ha sempre il suo perchè. |
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI | J.V. Kanel, Schweiz Plasir Ost, Edition Fildor, 1999. |
DATA RELAZIONE | Salita luglio 2013 Antonio e Francesco. |
RELAZIONE | Antonio M |
La traccia di salita.
Il diedro del settimo tiro.