Scuola di Alpinismo "Nino della Bosca"

Club Alpino Italiano - Sezione di Malnate

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Scuola di Alpinismo "Nino della Bosca" - C.A.I. -Sezione di Malnate - Relazioni Vie in Roccia - Svizzera

GR - Albigna - Pizzo Balzetto - via Spidi (5c)

 

LOCALITA’ DI PARTENZA Pranzaira, Funivia diga del Lago da l’Albigna.
QUOTA ATTACCO 2100 m
QUOTA ARRIVO 2487 m
ESPOSIZIONE E
TIPO DI ROCCIA Granito grigio
PERIODO CONSIGLIATO Estate
RIFUGIO D’APPOGGIO Rifugio Albigna
PRIMI SALITORI D. Hunzicher, M. Pasini, A. Käslin, 1992.
DIFFICOLTA’ 5c (alcuni passi)
SVILUPPO DIFFICOLTA’ 240 m
TEMPO DI SALITA 40min avvicinamento con funivia; 2,5/3 ore la via.
TEMPO DISCESA 30 min + 40 min
ATTREZZATURA e CHIODATURA Chiodatura: ottima a spit abbastanza ravvicinati nei tratti più impegnativi.
Attrezzatura: 10 rinvii, 2 corde da 60m, cordini, volendo qualche friend piccolo (0.25-0.5-0.75 BD).

 

VALUTAZIONE ITINERARIO Via divertente, la roccia è buona ma spesso ricoperta da licheni
ACCESSO e AVVICINAMENTO Accesso e avvicinamento: dall’Italia, superato il valico doganale Castasegna, proseguire in direzione di Saint Moritz fino a Vicosoprano da dove poi raggiungere la stazione della funivia che porta alla diga dell’Albigna. La funivia permette di risparmiare 850 metri di dislivello di avvicinamento a piedi. Il costo attualmente è di 18 € a/r, dalle 7.00 alle 16.30 (tra il 2015 e il 2016 lavori di ristrutturazione per ampliamento dell’impianto di risalita possono comportare qualche coda). All’arrivo della funivia, seguire la strada che porta in cima alla diga. Dopo averla percorsa tutta, sulla sinistra si intravede una traccia che taglia il pendio erboso e conduce all’attacco della via, è presente qualche ometto (40 min.).
L’attacco della via è in un piccolo diedro, dove si vede uno spit e una freccia rossa.
RELAZIONE ITINERARIO I tiro: salire obliquando verso destra, seguendo gli evidenti spit, fino a poco prima della base del diedro, 45 m - IV/IV+.

II tiro: dopo pochi passi verso destra, ci si innalza in verticale lungo tutto il diedro fessurato (che può risultare bagnato soprattutto dopo giorni di pioggia), al termine dello stesso, si sale a destra lungo la cengia erbosa, 50 m - 5b.

III tiro: affrontare una placchetta e poi puntare in obliquo a sinistra verso lo spigolo, per poi seguirne il profilo fino alla sosta (ce n’è una prima – due spit da collegare – e una successiva a una decina di metri, bisogna valutare gli attriti delle corde), 40 m. 5a

IV tiro: seguire il filo dello spigolo fino alla sosta sulla destra dello stesso, 30 metri - IV-.

V tiro. Rimontare lo spigolo e così avanti fino alla cengia sassosa alla base di un canale, da qui sormontare la paretina a sinistra (spit) e poi procedere parallelamente al canale alla destra, fino alla sosta, 50 m - IV (1 passo di V).

VI tiro: subito una placchetta delicata su ottima roccia e poi uno strapiombino portano a una parete più articolata, fino in sosta (gli spit sono posizionati in modo abbastanza inspiegabile e creano fastidiosi attriti), 40 m – 5c.

VII tiro: dapprima una placca molto delicata e poi dei traversini con passaggi non banali di equilibrio con numerose fessure, fino alla raggiungere la sosta con catena da cui partono le calate 45 m - 5c.
DISCESA con corda da 60 metri, calarsi in doppia fino alla sosta di partenza del VII tiro, da qui fino al canalone sottostante. La successiva calata (due spit con cordino e maglia rapida) si trova a sinistra del termine dello spigolo (V tiro). Calarsi in verticale fino a raggiungere un’ulteriore calata a metà della parete, poi ancora in verticale fino a quasi raggiungere il canale erboso alla base della parete. Con un’ultima calata si giunge a terra. Ritornare alla funivia per il percorso dell’andata (30 minuti).

 

NOTE Uno splendido ambiente fa da cornice alla via che supera sulla destra la “faccia dello Spirito”. Spidi è un insieme di varianti che si dovrebbero ricongiungere alla classica via dello Spirito, che porta fino in vetta. Non siamo riusciti bene a capire dove effettivamente Spidi si intersechi con la via dello Spirito. L’arrampicata è divertente anche grazie all’ottima chiodatura e alle difficoltà non elevate, tuttavia abbiamo costatato un’abbondante presenza di licheni e alcuni passaggi dove la roccia rimane umida fino a che non batte il sole.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI M. Sertori e G. Lisignoli, Solo Granito, Versante Sud, 2007.
DATA RELAZIONE 6/8/2015 Giacomo, Bert, Francesca.
RELAZIONE Giacomo M.

 

1° e 2° tiro

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