LOCALITA’ DI PARTENZA | All’Acqua, Val Bedretto (CH). |
QUOTA ATTACCO | 2390 m |
QUOTA ARRIVO | 2600 m |
ESPOSIZIONE | S-E |
TIPO DI ROCCIA | Granito |
PERIODO CONSIGLIATO | Estate |
RIFUGIO D’APPOGGIO | Capanna Piansecco |
PRIMI SALITORI | Y. & C. Remy 2001 |
DIFFICOLTA’ | 6a |
SVILUPPO DIFFICOLTA’ | 300 m |
TEMPO DI SALITA | 1h45 avvicinamento; 2h 30 ore la via |
TEMPO DISCESA | 1h15 |
ATTREZZATURA e CHIODATURA | Solito da alpinismo, in particolare 10 rinvii e due corde da 55m. Utili qualche dado e friends per integrare nel primo tiro. Fix inox, ben protetta. Soste da attrezzare su doppi fix inox. |
VALUTAZIONE ITINERARIO | Arrampicata bella nei primi tiri, in ambiente e soprattutto poco frequentata e conosciuta. Ottima per chi decide di cominciare ad affrontare difficoltà maggiori in ambiente alpino pur non rinunciando alla sicurezza. |
ACCESSO e AVVICINAMENTO | Accesso e avvicinamento: Dall’autostrada svizzera A2 uscire ad Airolo e prendere la direzione per la Val Bedretto. Arriviti alla località All’Acqua parcheggiare nei pressi di un ristorante, dal quale parte il sentiero per la Capanna Piansecco. Dopo aver raggiunto la capanna proseguire a salire, tenendo a mente che la meta è la seconda torre visibile sulla sinistra, che sovrasta le Placche di Piansecco (falesia). Arrivati ad una pietraia dirigersi a sinistra; si noteranno due grossi massi con ometti in prossimità della parete. La via parte poco sopra a sinistra la placca bianca ben visibile ai piedi della seconda torre. (1h 45 a piedi) |
RELAZIONE ITINERARIO | I tiro: Affrontare un primo passaggio di aderenza delicato su liscia roccia, poi seguendo gli spit superare lame e fessure in obliquo verso sinistra fino alla sosta. 40 m, VI. II tiro:. Risalire fessura, non immediata (6a), fino al primo spit. Poi proseguendo a sinistra con piccolo traverso, oltrepassare un piccolo muro verticale con buoni appigli e proseguire fino alla sosta, non comoda, su cengia essenziale. Attenzione ad alcune lame instabili poco prima della sosta. 50 m, VI (passaggi di 6a), V+. III tiro: Vinta l’uscita dalla sosta (5c), proseguire su terreno via via più facile fino alla sosta. 25 m, IV, II. IV tiro: Bella lunghezza su difficoltà continue di fessure e piccoli diedri ed in complesso ottimamente protetta. 45 m, VI. V tiro: Da questo momento la via si fa più facile. Su ottima roccia con buoni appigli superare le ultime difficoltà di IV+. 30m, IV+.VI, VII e VIII tiri: Tiri di cresta, piuttosto anonimi che non presentano difficoltà superiori al IV grado, per altro ben chiodate. Bisogna tuttavia prestare attenzione ai blocchi instabili presenti. 110 m, III (con passaggi di IV). |
DISCESA | Dalla vetta scendere, sempre su pietraia, verso destra in prossimità della forcella. Da qui prendere il versante di destra e ricongiungersi sul sentiero si andata. (1h 15) |
NOTE | Sulla seconda torre è presente un altro itinerario dei fratelli Remy - via Inrika -, che comincia più a sinistra di questa via, più continuo nelle difficoltà di 5c e 6a. |
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI | Glauco Cugini, Guida d’arrampicata Ticino e Moesano, Edizioni del CAS, 2007. |
DATA RELAZIONE | Salita ottobre 2011 di Emanuele, Marco, Francesca, Antonio. |
RELAZIONE | Antonio M. |