Scuola di Alpinismo "Nino della Bosca"

Club Alpino Italiano - Sezione di Malnate

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Scuola di Alpinismo "Nino della Bosca" - C.A.I. -Sezione di Malnate - Relazioni Vie in Roccia - Trentino Alto Adige

Gruppo Sassolungo - Punta delle cinque dita - Spigolo Nord Pollice + Medio (IV obbl)

 

LOCALITA’ DI PARTENZA Passo Sella
QUOTA ATTACCO 2681
QUOTA ARRIVO 2998
ESPOSIZIONE N
TIPO DI ROCCIA Dolomia
PERIODO CONSIGLIATO vista la quota abbastanza elevata fine primavera fino ad inizio autunno
RIFUGIO D’APPOGGIO -
PRIMI SALITORI Gustav Jahn, Arl Huter, Erwin Merlet, estate 1917
DIFFICOLTA’ IV
SVILUPPO DIFFICOLTA’ 450 metri
TEMPO DI SALITA 1h 15 avvicinamento; 4/5 h la salita
TEMPO DISCESA 3/4 ore
ATTREZZATURA e CHIODATURA via non attrezzata, salvo qualche raro chiodo, per il resto usare clessidre e spuntoni; soste attrezzate con chiodi cementati o spit. Necessari cordini e fettucce. Utile qualche friends o nuts (noi non ne abbiamo usati), sufficienti 6,7 rinvii. In ogni caso i chiodi non sono sempre visibili e basta salire di qualche metro più distati dalla linea immaginaria per saltarli e non vederli. La roccia, calcare, buona, salvo qualche passaggio in cui c’è qualche elemento un po’ instabile

 

VALUTAZIONE ITINERARIO Molto bello, su roccia ottima e ambiente alpino, esposto, piuttosto frequentato
ACCESSO e AVVICINAMENTO Accesso e avvicinamento: Dal passo Sella (2242 m) prendere la telecabina che in pochi minuti porta al rifugio Toni Demetz (2681 m) o, in alternativa, salire a piedi per il sentiero che si sviluppa a sinistra dei piloni della bidonvia (1h15 circa). Dal rifugio salire di pochi metri sulla sinistra in direzione del dito di Dio e attaccare la parete a sinistra delle colate d’acqua perpendicolari all’estremità sinistra dell’evidente cengia superiore; partenza su neve (10 luglio).  
RELAZIONE ITINERARIO I tiro: portarsi alla base della parete, all’altezza di evidenti rigagnoli sulla roccia. Si vede una grossa cengia oltre la partenza. La sosta è all’estremo sinistro della cengia. Salire in verticale fino al terrazzamento sovrastante. (30 m, III).

II tiro: proseguire a piedi lungo il terrazzamento, in direzione della sella che unisce lo spigolo del Pollice al Dito di Dio, che è un altro piccolo torrione. Dapprima camminare, poi salire per facili roccette, fino alla sella. Sosta da allestire. (100-200 m, II).

III tiro: risalire i primi metri facilmente e puntare diretti al primo tratto verticale dello spigolo, esposto. Tenere sempre il lato destro dello spigolo e sbucare su terrazzino con chiodo cementato. Nel tiro due chiodi. (40 m, IV) A questo punto molte relazioni uniscono il IV tiro con il V. Noi li abbiamo mantenuti separati per  via del possibile attrito che si sarebbe venuto a creare.

IV tiro: traversare sulla sinistra, scavalcare la cresta sulla destra in discesa e sostare in prossimità della base della parete dove ci sono diversi spuntoni. Sosta da allestire (15 m, II)

V + VI (?) tiro: risalire la parete per una lunga fessura (IV) poi su rocce ben appigliate fino alla sosta con chiodo cementato (III+). (40 m, IV-)

VII tiro: proseguire lungo la linea dello spigolo, tenendo prevalentemente la destra (40 m, III+)

VIII tiro: seguire la linea più ovvia dello spigolo fino alla successiva sosta (30 m, IV-)

IX tiro: Ultimo tratto aereo di cresta che porta in vetta, dove si sosta su multipli cordini in clessidra. (30 m, III+) Calarsi in doppia usando la maglia rapida inserita nel mazzo di cordini che si trova in vetta. Con una corda da 60 metri si giunge direttamente alla base della sella che unisce il Pollice all’Indice, viceversa ci dovrebbe essere un anello a metà della parete, tenendo la sinistra spalle alla roccia. Noi non l’abbiamo visto, ma ho notato una grossa clessidra a metà della discesa. Da qui si può discendere (v. sotto), oppure proseguire fino alla vetta del Medio. Per salire il Medio calcolare 1h30/2h.

X tiro: salire in verticale, seguendo la via più logica, si incontra un anello, proseguire fino alla successiva sosta (anellone cementato), la roccia può essere umida poiché nella forcella tra il Pollice e l’Indice la temperatura è più severa (40 m, III+)

XI tiro: dapprima seguire la linea della roccia verso sinistra, attenzione a non raggiungere un cordone colorato che pende a una decina di metri a sinistra dalla sosta. Dopo pochi metri, infatti, sulla destra si nota un cordino, color beige, attaccato a una clessidra. Raggiungerlo, da lì salire per il muro verticale e ben appigliato, fino alla sosta (anello) (30 m, IV).

XII tiro: proseguire sulla sinistra, nell’evidente fessura, poi traverso di qualche metro, con due chiodi, fino a scavalcare lo spigolo, dove c’è la sosta (spit) (15 m, III).

XIII tiro: attraversare orizzontalmente la parete, fino a una lapide, poi salire in verticale fino alla selletta che congiunge Indice e Medio (sosta con anello e clessidra) (30 m, II/III).

XIV tiro: salire il diedro a sinistra del pilastrino dove si sta sostando, poi portarsi a destra, traversando fino a dove si vede un enorme masso incastrato nella roccia. Superare la fessura, passaggi interessanti, ma molto unta, fino a passare attraverso la fessura creata dal masso. Lì c’è un chiodo con anello (IV, 30 m).

XV tiro: salire sul terrazzino proprio sopra il masso incastrato, poi proseguire fino alla vetta. Libro di vetta sotto un sasso. (III, 20 m) 
DISCESA Lunga, se non si è abituati al terreno servono  3/4h: 5 doppie da 60m e 3 tiri arrampicando in discesa. Dalla vetta, scendere a piedi verso sinistra rispetto all’ultimo tiro fino all’anello. Qui prima doppia fino alla forcella tra l’Indice e il Medio (dove si è fatta la sosta del IV tiro).  A questo punto si deve scendere arrampicando interamente le lunghezze del IV e del III tiro. Mentre per il III tiro a ritroso la difficoltà rimane invariata, per il IV (più verticale) le difficoltà potrebbero essere maggiori soprattutto per il secondo di cordata. Consigliamo di fare una sosta intermedia presso la lapide su doppia clessidra con cordino o su clessidra con cavo d’acciaio. Arrivati alla sosta del II tiro calarsi con una doppia da 60 m fino alla sella tra il Pollice e l’indice. A questo affrontare il traverso (assicurati) che aggira il pollice (2 chiodi) e sostare su anello cementato. Doppia da 50 m, poi per sentiero (200m) discendere verso sinistra fino alla parete verticale aggettante sul rifugio Demetz e su anello fare la prima della due doppie da 50m, che portano alla base della parete a pochi passi dal rifugio.

Scendere a piedi se si è arrivati alla base quando la bidonvia è già chiusa.

 

NOTE -
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI -
DATA RELAZIONE Salita, luglio 2011, di Giacomo e Antonio
RELAZIONE -

 

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