LOCALITA’ DI PARTENZA | Chamonix |
QUOTA ATTACCO | 2300 |
QUOTA ARRIVO | 2670 |
ESPOSIZIONE | S |
TIPO DI ROCCIA | Granito |
PERIODO CONSIGLIATO | Estate |
RIFUGIO D’APPOGGIO | Téléphérique de le Flégère |
PRIMI SALITORI | 20.08.1964, G. Bellin, G. Bourasset, A, Comte, J. Engelmann, R. Pattey, F. de Sièyes. |
DIFFICOLTA’ | V+, V obbl |
SVILUPPO DIFFICOLTA’ | 400 m |
TEMPO DI SALITA | 5 ore |
TEMPO DISCESA | 2 ore |
ATTREZZATURA e CHIODATURA | Friend medi, piccoli e micro-friend, nut. Lungo la salita presenza di alcuni chiodi; soste da attrezzare o su chiodi; necessaria capacità di integrare. Ad inizio stagione o in presenza di molta neve utile una piccozza a testa per la discesa e per arrivare all'attacco. |
VALUTAZIONE ITINERARIO | Salita in ambiente superbo, ma non severo, con vista privilegiata sul massiccio del Monte Bianco, ottima roccia e bella arrampicata ottimo inizio per approcciarsi alle difficoltà del Bianco. Salita molto frequentata. Discesa lunga da non sottovalutare. |
ACCESSO e AVVICINAMENTO | Dall'ultimo trocone della funivia del Flégère percorrere il sentiero (a sinistra faccia a monte) che aggira in basso l'Index de la Gliere. Scesi circa 100metri traversare su pendio ripido (neve) fino alla base della cresta. Non attaccare dove si vede uno spit all'estrema base sinistra della cresta ma risalire lungo il canale fino a trovare un diedro/scivolo evidente che porta in cresta (foto). 30min. |
RELAZIONE ITINERARIO | Attenzione. Noi abbiamo sbagliato l'attacco, inziando esattamente dove si incontra lo spit (foto). Si allunga leggermente la salita, probabilmente incontrando le stesse difficoltà della salita originale, ma, ad occhio, con arrampicata meno bella. L1 (variante): risalire lungo il canale diedro per tutta la lunghezza della corda fino ad uscirne su cengia erbosa; sosta su spuntone, in via due spit qualche chiodo. 60m, V, IV L2 (variante): riportarsi sul filo della cresta - a destra - sosta sotto risalto di roccia. 20m, III L3 (variante): risalire la placca e seguire il filo della cresta fino alla sella dove arriva la via originale. 30m, IV, III L4: risalire fino alla base dell'evidente doppio diedro sovrastante su parete articolata. 40m, IV+, IV L5: risalire il diedro di sinistra - quello a destra è più impegnativo. Arrampicata atletica in fessura molto bella, integrabile, utile micro-friend. 30m, V+, V L6: placca, poi in cresta. 30m, V, IV Raccordo: portarsi alla base della parete successiva, stare sulla sinistra, non portarsi troppo a destra. 30m L7: parete articolata, sosta su due chiodi alla base di una placca. 30m, IV L8: sul filo della cresta fino ad incontrare il caratteristica lama chiamata "rasoio", un passo di V; arrampicata estetica molto fotografata. 35m, IV+, V. Raccordo: dalla sosta stare sulla sinistra puntando lo sperone di roccia sulla sinistra - solcato da un diedro - che si staglia verso il cielo, non prendere i vari sentierini che si dipanano sulla destra. Sosta su spuntone. Forse nel canalone di destra possibile via di fuga con doppie. 60m L9: risalire fino alla base del diedro, chiodo, vincerlo uscendo sulla destra, sosta su spuntone. 30m, IV+ Da qui le difficoltà finiscono. Continuare a salire (max III) fino ad una cengia dove comincia un sentiero evidente che porta sulla destra, si risale un canalone fino ad una sella. Qui finisce la salita vera e propria, si può salire in cima al gendarme/fiamma sulla destra con 10 metri di IV (da noi non fatto), oppure procedere con la discesa, passando a sinistra del suddetto gendarme. |
DISCESA | Seguire il sentiero, segnalato con ometti che costeggia il fianco della montagna. Durante la discesa si incontrano canali di neve da fare sia in salita che in discesa, dove una piccozza potrebbe tornar utile. Generalmente il sentiero è esposto e si sviluppa su cengie detritiche. Si conclude il percorso con una doppia che porta su nevaio 200 metri più in alto dell'arrivo della funivia. |
NOTE | Prestare attenzione agli orari della funivia |
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI | - |
DATA RELAZIONE | Salita finale del corso Avazato di Alpinismo, 3 luglio 2016; Marco F. e Luigi, Antonio e Francesca. |
RELAZIONE | Antonio |
Traccia
L'attacco (sbagliato) della via e il panorama mozzafiato
Il doppio diedro
Il "rasoio" e la vetta del Bianco