LOCALITA’ DI PARTENZA | Courmayeur |
QUOTA ATTACCO | 3400 |
QUOTA ARRIVO | 3650 |
ESPOSIZIONE | S-E |
TIPO DI ROCCIA | Grenito |
PERIODO CONSIGLIATO | Estate |
RIFUGIO D’APPOGGIO | Rif. Torino |
PRIMI SALITORI | Massimo Datrino |
DIFFICOLTA’ | 5c obbligato |
SVILUPPO DIFFICOLTA’ | 300 |
TEMPO DI SALITA | 3/3,5 ore |
TEMPO DISCESA | 1,5 ore |
ATTREZZATURA e CHIODATURA | Le soste sono attrezzate tutte a spit collegati con cordone e maillon, in via pochi spit e qualche chiodo, molto utili friends fino al 3 BD, 2 corde da 50/60 m, 8 rinvii |
VALUTAZIONE ITINERARIO | Salita di media difficolta, come impegno s’interpone tra la via “Grivel/Ottoz” alla Piramide du Tacul e la via “Salluard” al Pic Adolphe; comunque di grande soddisfazione per il panorama e le grandi pareti che la circondano. |
ACCESSO e AVVICINAMENTO | da Courmayeur con la Funivia del Monte Bianco fino al Rifugio Torino e poi da questo su ghiacciaio al Col Flambeaux, dopodiché scendere puntando il Gruppo del Grand Capucin. Il Roi du Siam è posto tra il Gran Capucin e il Pic Adolphe Rey, dalla base della Tour Ronde non appare staccato dal Petit Capucin, ma si ha l’impressione di vedere un’unica struttura. |
RELAZIONE ITINERARIO | L1: Placca, poi fessura. 20m - 5c -2 spit L2: Partenza in fessura, poi a destra a cercare il passaggio, infine ancora a sinistra seguendo l'evidente fessura. 35m - 5a - 3 spit L3: Tiro lineare, segue le debolezze della roccia, fino a che s’incontra un muretto erticale da superare su buone prese. 35m - 5c - 3 spit L4: Placca. 30m - 4c - 1 Spit L5: Ancora in placca. 35m - 5a L6: Bellissimo diedro fessura. 50m - 5b - 1 chiodo, 1 spit L7: Leggermente a sinistra in uno stretto camino fessura, non si passa con lo zaino, anche piccolo, in spalla. 35m - 5a - 3 spit L8: Breve tiro che porta alla base della parete finale, tutto verso destro. 15m - 4b L9: Bellissimo tiro finale, seguendo prima una lama poi fessure e risalti un po' atletici ma sempre ben ammanigliati. 20m - 5c - 3 chiodi |
DISCESA | La sosta di calata è un paio di metri sopra la S9, sull'altra faccia della vetta. Le altre calate si fanno sulle soste della via, si salta la S8 e vi è una sosta di calata tra la S7 e la S6, da utilizzare per evitare incastri delle corde, si salta anche la S1. In tutto 8 doppie. |
NOTE | Prestare molta attenzione alle calate in doppia perché l’itinerario e caratterizzato da molte fessure e spuntoni, soprattutto nella parte centrale della via dove è facile che le corde s’incastrino. La via è fattibile in giornata ma bisogna essere veloci per riuscire a prendere la funivia di rientro (orari sul sito). |
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI | - |
DATA RELAZIONE | 04/08/18 da Paolo, Bert e Angelo |
RELAZIONE | Paolo |
Lungo la via
Ultimo tiro