LOCALITA’ DI PARTENZA | Le Tour, Chamonix-Mont-Blanc, Francia |
QUOTA ATTACCO | 3375 |
QUOTA ARRIVO | 3520 |
ESPOSIZIONE | N-E |
TIPO DI ROCCIA | - |
PERIODO CONSIGLIATO | Maggio - Giugno |
RIFUGIO D’APPOGGIO | Albert Premier 2702 m, Cabane du Trient 3.170 m, Bivouac de l'Envers des Dorées 2983m |
PRIMI SALITORI | A.Migot - C. Devouassoux - Luglio 1929 |
DIFFICOLTA’ | Passaggi di II, AD (pendenza 50/55°) |
SVILUPPO DIFFICOLTA’ | 100 m la parete nord, 100 m, fino alla vetta della Petit Foruche |
TEMPO DI SALITA | 4 ore |
TEMPO DISCESA | 2 ore |
ATTREZZATURA e CHIODATURA | 2 picche + ramponi, 4 chiodi da ghiaccio, cordini, fettucce |
VALUTAZIONE ITINERARIO | Stupenda salita |
ACCESSO e AVVICINAMENTO | Da Le Tour partono gli impianti di risalita dove, due tratti di impianti (cabinovia e seggiovia), permettono di risparmiare 700 metri di dislivello in salita. Seguire il sentiero fino al rifugio Albert Ier (1,30/2 ore di cammino, 500 metri di dislivello circa). Il rifugio è abbastanza accogliente e la qualità del cibo non è male, per essere in Francia. |
RELAZIONE ITINERARIO | Partenza ore 4.30. Superato un breve tratto roccioso, si arriva al ghiacciaio du Tour, che bisogna attraversare prima di giungere all’attacco della via (2 ore). Di solito il tragitto è ben tracciato, in ogni caso bisogna tenersi sul lato sinistro del ghiacciaio, passando alle pendici dell’Aguille du Tour, fino a raggiungere il Col du Tour. Bisogna sormontare quest’ultimo, seguendo una cresta, fino ad arrivare a una selletta di sassi e terra. Da qui, si discende fino alla base della parete nord della Tete Blanche. La parete passa a sinistra dello sperone di roccia, sulla destra c’è uno spazioso scivolo a volte tracciato. A sinistra invece, sale la parete nord, tra lo sperone e altre roccette. Difficoltà AD, 55° di pendenza, l’utilizzo di due picozze è consigliato per il primo di cordata.In 30 minuti/un’ora si guadagna la vetta. Al mattino presto (giugno avanzato), la condizione della neve è ottima. È possibile fare sicurezza con qualche chiodo, dove la neve è più dura, altrimenti, c’è qualche spuntone roccioso dove sostare, se si preferisce progredire a tiri e non in conserva. Attraversare la cima della Tete Blanche per raggiungere la salita della Petit Fourche, pendio di 35/40 gradi. Al termine del pendio, c’è un breve tratto di roccia (II°), superato il quale si raggiunge la sommità del monte, da dove si gode di un ottimo panorama. |
DISCESA | Dallo stesso percorso della salita, fino alla base della Petit Fourche, da qui prendere per la via normale alla Tete Blanche, cioè scendere dal panettone di neve (non calarsi dalla nord), fino a raggiungere la base del Col du Tour e poi proseguire fino al rifugio. |
NOTE | - |
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI | - |
DATA RELAZIONE | Salita finale con il corso di alpinismo, giugno 2012, Alessio, Alessandro, Emanuele, Mario, Simone, Giacomo, Marco. |
RELAZIONE | Giacomo |
La via di salita alla nord della Tete Blanche.
Particolare della salita.