LOCALITA’ DI PARTENZA | Tiefenbach |
QUOTA ATTACCO | 2680 m |
QUOTA ARRIVO | 2903 m |
ESPOSIZIONE | S |
TIPO DI ROCCIA | Granito |
PERIODO CONSIGLIATO | Estate |
RIFUGIO D’APPOGGIO | Albert-Heim Hutte |
PRIMI SALITORI | J. Von Kanel, R. Buschlen, G. Fuhrer nel 1991 |
DIFFICOLTA’ | 6a (6a obbl) |
SVILUPPO DIFFICOLTA’ | 280/300m |
TEMPO DI SALITA | 1h45 l'avvicinamento; 3/4h la via |
TEMPO DISCESA | 1h le doppie; 1h alla macchina |
ATTREZZATURA e CHIODATURA | Via chiodata a spit che non necessita di essere integrata ma che obbliga ai movimenti. Soste su due spit da collegare. Portare 12 rinvii e friend medio piccoli (forse un micro friend per la fessura in L4) per meglio integrare. Due corde da 60m per le doppie. |
VALUTAZIONE ITINERARIO | Bell'arrampicata in ambiente superbo su ottima roccia. Grazie alla nuova richiodatura e al relativamente comodo avvicinamento, probabilmente potrebbe diventare una classica della zona, ma questo solo il tempo lo dirà. |
ACCESSO e AVVICINAMENTO | Alla località Tiefenbach (Ristorante) sulla destra si snoda una strada sterrata carrozzabile (10 franchi, in moneta o via app easypark, da pagare alla macchinetta all’inizio della stessa) che porta in breve ad un parcheggio. Da qui seguire i segni bianco rossi in direzione dell’Albert-Heim Hutte. Evitare di raggiungere il rifugio ma predere il sentiero che porta a costeggiare il fiume e arrivati ad un ponte metallico prendere le indicazioni per il rifugio fino alla sella a quota 2480m. Qui proseguire in direzione del Lochberg. Il sentiero procede in direzione est in falso piano, arrivati ad un bivio (quota 2380m) prendere il sentiero verso sinistra con i segni bianco-azzurri. Dopo aver attraversato una zona acquitrinosa, per pietraia fino all'attacco. |
RELAZIONE ITINERARIO | L'attacco della via parte al centro di un grande scivolo a sinistra di una via con scritta rossa "bello e impossibile". A seconda dell'innevamento ci sono tre spit in obliquo verso destra nei primi 8 metri. L1 placca compatta. 40m, 5c L2 ci si sposta a sinistra su un contrafforte e, aiutandosi con qualche fessura verticale, con arrampicata in prevalenza di aderenza, si raggiunge la sosta. 40m, 5c L3 piccolo strapiombo iniziale poi lunga sezione di micro tacche e placca. 40m, 6a L4 ci si sposta a destra della sosta su placca poi fessura stretta a "mezzaluna" non semplice. 40m, 6a. L5 si parte con una placca e microfessura per poi portarsi a sinistra e su terreno più semplice fino in sosta . 40m, 5c L6 verso sinistra si supera un primo muro verticale a lame poi si affronta un diedro con lame verticali; dall'ultimo spit visibile, spaccare verso sinistra dove sulla parete nascosta si trova la sosta (scomoda). 35m, 5b L7 primo muro delicato poi lunga lama staccata non dalla semplicissima interpretazione, fisico. 40m, 6a L8 ultimi metri su terreno più facile, sosta su cordini proprio in cima all'aguzzissima torre. 20m, 5a |
DISCESA | in doppia su Goldmarie. Prima doppia di 15 metri fino a sosta con due anelli e cavo d'acciaio, all'attezza di S7. Da qui doppia dritta nel diedro sottostante, sosta fuori dal diedro a sinistra (faccia a valle). Si arriva su terrazzo dove arrivano due diedri, noi abbiamo preso quello di sinistra (faccia a valle): doppia lunga (circa 55m) con pericolo incastro, magari spezzare la calata. Successivamente 3 doppie da 30/35 metri su placca portano alla base della parete. |
NOTE | Fare attenzione alle doppie che non sono chiarissime. Se non si è sicuri tenere linea con spit per eventuale risalta o sosta intermedia di emergenza. |
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI | Jurg Von Kanel, Schweiz Plaisir Ost, Edition Filidor, 1999. |
DATA RELAZIONE | Agosto 2019; Olindo della scuola Guido della Torre, Stefano e Antonio. Aggiornamento luglio 2023 |
RELAZIONE | Antonio M |
Olindo su L3 nella sezione di micro tacche e placca
Sempre Olindo prima di affrontare la fessura a "mezzaluna" in L4
Stefano in uscita da L6
Al centro, il Lochberg su cui corrono la via Amici e la Classica