LOCALITA’ DI PARTENZA | Macugnaga |
QUOTA ATTACCO | 2850 |
QUOTA ARRIVO | 3034 |
ESPOSIZIONE | S-E |
TIPO DI ROCCIA | Granito |
PERIODO CONSIGLIATO | Estate |
RIFUGIO D’APPOGGIO | Rifugio Gaspare Oberto |
PRIMI SALITORI | T. Micotti, G. Rognoni, primavera 1964 |
DIFFICOLTA’ | IV (passo di V) |
SVILUPPO DIFFICOLTA’ | 250 m |
TEMPO DI SALITA | 3 ore |
TEMPO DISCESA | 45 min |
ATTREZZATURA e CHIODATURA | Da roccia. Chiodatura a spit e chiodi, soste non sempre attrezzate, sono necessari nuts e/o friends. |
VALUTAZIONE ITINERARIO | Alpinistico, esposto, molto panoramico, bella roccia, semplice. |
ACCESSO e AVVICINAMENTO | Da Macugnaga prendere l’impianto della funivia che porta al passo Moro (15€ a/r soci CAI, aperto non tutta l’estate). Arrivati in cima uscire a destra: la nostra montagna è quella piramide di detriti che sorge all’orizzonte. Risalire il percorso dello skilift sottostante e quindi tagliare il versante sud dello Joderhorn, per detriti, fino ad una evidente sella in corrispondenza dello spigolo sud-est. La via parte in un diedro (spit di sosta all’attacco). |
RELAZIONE ITINERARIO | I tiro: da un terrazzino salire lungo un breve diedro, arrivati a una cengia (sosta, occhio agli attriti), salire dritti per un caminetto (IV+). Superata la seconda sosta intermedia salire per un diedro verticale (strachiodato) (V), fino in sosta, spit più chiodi. 40m, IV, V. II tiro: proseguire su terreno facile lungo varie fessure, verso destra. Sosta da attrezzare alla base del tiro successivo. 30m, III+. III tiro: vincere la placca appigliata sulla parete sovrastante per poi sbucare su una cengia dove si sosta su uno spit.. 45m, IV. IV tiro: superare la parete verticale fessurata. Poi seguire sulla destra della cresta e per poi ritornare sul filo della stessa, cercando due spit da collegare per la sosta. 40m, IV+. V tiro: dalla sosta proseguire per rocce facili (sentierino) fino ad un camino/diedro atletico di pochi metri (V-) superato il quale si può sostare, più o meno vicino al diedro. 25m, II, V-. VI tiro: proseguire sul filo della cresta su sentiero facile (II) poi lungo la cresta, superare la placca dove ci sono due spit. Proseguire fino alla cengia (prato e massi) successiva. 45m, II, III. VII tiro: bellissima placca solcata da una fessura, poi la difficoltà si abbassa sino a sosta da attrezzare su due spit. 25m, IV. VIII tiro: facile fino all’uscita. Anche in conserva. II Possibile una variante: scalare il gendarme prima della cima. IV |
DISCESA | Dalla croce, scendere per il versante opposto la cresta sud est, lungo una pietraia. Seguire gli ometti. Ad ogni modo, dalla vetta si vede chiaramente l’attacco della funivia. 45 minuti a passo spedito. |
NOTE | Via molto panoramica, di stampo alpinistico, un po’ discontinua. Ottima per chi vuole fare esperienza alpinistica. A un certo punto, noi non abbiamo più trovato le soste e abbiamo attrezzato la via nel modo che ci sembrava più logico, evitando attriti inutili o soste troppo ravvicinate. La via è attrezzata, ma qualche friend è utile. |
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI | - |
DATA RELAZIONE | Luglio 2012 di Antonio, Andrea, Giacomo, Alberto |
RELAZIONE | - |
Il primo tiro con l'uscita di V.